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di Pierre Yelen - Con Moussa stiamo pianificando un sopralluogo sui siti agricoli. I villaggi sono nella Regione del Centro-Ovest. Saranno circa 300 km complessivi, vorrei capire se fosse possibile farli in giornata. Non amo viaggiare di notte, per ragioni di sicurezza, non solo stradali. Con l’espandersi della minaccia jihadista, dal nord verso il sud del Paese, i Koglweogo, “i protettori della natura”, stanno riconvertendo le loro finalità. Organizzati in gruppi di villaggio sono, storicamente, i controllori del territorio. In particolare, difendono la savana dalla minaccia dei bracconieri e dei piromani-allevatori che alla testa di mandrie transumanti accendono il fuoco per rigenerare nuovi pascoli.

IMG 20181124 150315Oggi i koglweogo sono armati, per fronteggiare il pericolo terrorista. Più o meno tollerati dalle autorità locali, a volte eccedono. Sono già stati denunciati episodi di violenza nei confronti di semplici viaggiatori. Azioni di banditismo più che di autodifesa!

Meglio evitare di viaggiare la sera, da escludere assolutamente percorrenze notturne.

Moussa è stato più volte nella regione, garantisce la fattibilità della missione in giornata. Convoco Yacouba, l’autista: “Sei, massimo sette ore. Non c’è problema! Andiamo e torniamo giovedì”. No problem, il n y a pas de problème, nema problema … è l’aforisma degli autisti che ho conosciuto, a tutte le latitudini. È una risposta che mi fa rabbrividire, mi fa gelare il sangue per gli effetti infelici che può generare. Mi fido di Yacouba, però, non prenoto l’albergo a Koudougou. Ce la faremo in giornata.

IMG 20181124 145409La partenza da Zogona è fissata la mattina presto. È giorno da poco. La città è già vivace. Motorini, biciclette, carretti sono già sulla strada. Le automobili sono poche, a quest’ora. Quaranta minuti per attraversare tutta la capitale, da Est a Ovest. Non c’è fila per pagare il pedaggio al casello.

Direzione: Bobo Dioulasso, la strada per il Mali.

Alle h. 7.50, puntualissimi, con 10 minuti d’anticipo, siamo alla rotonda di Sabou, la città dei coccodrilli. Come convenuto, dovrebbe aspettarci il giovane agronomo Gerard. Non è ancora arrivato.

Propongo un caffettino al chioschetto, appena fuori la rotonda. La polvere di Nescafé sciolta nell’acqua calda è la specialità della casa. Nella panetteria adiacente una baguette, ce la dividiamo. Non avendo fatto colazione a casa, pane e Nescafé mi sembra un lusso per consolidare l’avvio di giornata.

Arriva Gerard con la sua moto. È in forma. Indossa anche il casco, rispettando le consegne ricevute. Ci dice che i due villaggi potremmo raggiungerli facilmente; in 30 minuti il primo ed ancora 25 per il secondo. Sono lungo la strada principale.

IMG 20181124 144107Imbocchiamo la strada di Leo, a sud, verso il Ghana. Lasciamo l’asfalto per una strada sterrata che è stata ristrutturata due anni fa. È sufficientemente larga, due macchine si possono incrociare senza incertezze, anche due camion, forse.

È novembre, la stagione delle piogge è un ricordo del mese scorso. La pista è asciutta e polverosa, qualche buca sparsa, complessivamente ancora in buono stato. Gerard è molto più veloce di noi. La moto non deve rallentare sulla pista, i danni provocati sulla superficie stradale dalle piogge recenti non disturbano le due ruote. Più complicato per la nostra 4x4 che spesso è costretta a rallentare per evitare cumuli di sabbia o per non azzardare sorpassi pericolosi. Arriviamo a Sala nel Comune di Bougnounou, i 30minuti previsti sono diventati 50. Arriviamo poi a Gao Nassira quasi all’ora di pranzo, i 25 previsti da Gerard si sono allungati a 45 minuti.

È andata bene. Viaggio d’andata con 40 minuti di ritardo rispetto al programma. Ottima performance. Bravi Moussa e Yacouba. Saremo a casa al tramonto.

 

 

18 aprile 2020

 

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