di Florentin Tougouma* - A seguito dell'apparizione dei primi casi di COVID 19 in Burkina Faso, il 9 marzo 2020, lo Stato burkinabé non ha mai smesso di moltiplicare le iniziative atte a contenere le propagazione dell'epidemia, divenuta ora pandemia. Un piano di risposta da 177 miliardi di FCFA è stato messo in campo in diversi settori per frenare la propagazione della malattia. Sono state ricevute donazioni sia alimentari che di carattere economico provenienti da diversi orizzonti.
Oltre allo Stato, le autorità possono contare su iniziative locali in costante aumento. Georges Pitroipa, con conoscenze in saldatura, ha messo a disposizione la sua esperienza per il miglioramento del sistema di lavaggio delle mani. Ha integrato al sistema un pedale e altri accessori utili a spezzare la catena della contaminazione. Per lui, il vecchio sistema aveva alcune lacune: la gente utilizza le mani sia per aprire il rubinetto che per prendere il sapone. Nel progetto di Georger, basta un pedale per avvisare il flusso l'acqua e un altro per far scendere il sapone liquido. Il lavabo a pedale di Georges PITROIPA ha ricevuto l'approvazione pubblica e si vende come il pane.
L'altra azione proviene dal distretto numero 7 della città di Ouagadougou. Qui il Movimento delle Associazioni della città di Ouagadougou (MAVO) e la NIRGAN FAMILY dicono NON AU COVID-19 (tradotto NO AL COVID 19). Si tratta di giovani studenti, commercianti, disoccupati riuniti in associazione che hanno deciso di contribuire, nel loro piccolo, alla lotta contro il COVID 19 attraverso attività di sensibilizzazione nelle strade delle città. Posizionati vicino ai semafori distribuiscono mascherine, volantini, guanti e offrono gel idroalcolico ai passanti, mentre altri trasmettono messaggi con un megafono sul rispetto delle misure sanitarie. Moubarak Katiaga, uno dei responsabili dell'associazione, ci racconta che la loro ambizione è quella di coprire tutta la città e anche oltre. Con scuole, università e mercati chiusi non mancano i volontari, aggiunge.
Certamente per il momento, la lotta contro COVID-19 è lungi dall'essere vinta, poiché non è stato trovato alcun vaccino, ma possiamo combattere la lotta di prevenzione. Questo è il motivo per cui tali iniziative devono essere sostenute. Questo è il desiderio delle associazioni che abbiamo incontrato.
*Florentin Tougouma è un collaboratore di Tamat NGO in Burkina Faso ed esperto di comunicazione