Varietà orticole dall’Africa all’Italia. Il gombo
L'esperienza degli orti bio di Montemorcino (Perugia) coltivati dai migranti, con il gombo che diventa modello di integrazione e inclusione (con il progetto in corso ColtiviAmo L'Integrazione), sarà il tema centrale del webinar "Si può fare: la cooperazione internazionale a tutte le latitudini" promosso da Tamat e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (Dsa3) Università degli Studi di Perugia per venerdì 22 maggio 2020 dalle ore 9 alle 12.
Aprirà i lavori di questo terzo appuntamento di seminari tecnici e casi studio tra Italia e Africa su filiera ovina, allevamento avicolo e orticoltura, il direttore generale di Tamat NGO Piero Sunzini con un intervento dedicato all'orticoltura a tutte le latitudini per migliorare la dieta, la fertilità dei suoli e l'inclusione socio-economica. Seguiranno i contributi dal Professor Francesco Tei su orticoltura, una via per la sicurezza alimentare, e Angelo Correnti di ENEA sulla sostenibilità delle coltivazioni orticole in Burkina Faso.
Parteciperà al webinar anche la giovane équipe del progetto ColtiviAmo L'Integrazione con il responsabile del progetto Domenico Lizzi (Tamat NGO) e l'agronomo Samuel Di Castro. Collegati dalla sede operativa di Tamat a Ouagadougou Denisa Savulescu (responsabile del progetto RASAD, Tamat NGO) e l'agronomo burkinabè Zi Yacouba.
I risultati e l'esperienza di RASAD saranno il punto di partenza per un confronto sulle buone pratiche di cooperazione internazionale a tutte le latitudini, sul connubio di una ricerca nativa e congiunta tra ricercatori, docenti ed esperti del lavoro sul campo in Africa e in Italia. Dal Burkina Faso (RASAD) all'Italia (Coltiviamo l'integrazione) per continuare a coinvolgere sempre più giovani talenti in campo agronomico e zootecnico con il sostegno del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell'Università di Perugia (Dsa3) per nuove idee e progettualità.