La cooperazione italiana definisce il nuovo programma triennale in Burkina Faso

A Ougadougou, Tamat ha intervistato Bruno Gentile il direttore della Sezione dell'Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con sede a Ouagadougou/Burkina Faso (distaccata presso l'ambasciata italiana di Abidjan), per conoscere la strategia d’intervento dei prossimi anni.

Il dr. Bruno Gentile ha evidenziato che i settori della sicurezza alimentare e della sanità saranno confermati settori prioritari, così come, dall’inizio degli anni ottanta, caratterizzano la presenza italiana in Burkina Faso.

Il primo ambito include anche i progetti di sviluppo rurale dove l’AICS continuerà nel sostegno alla rete delle numerose ONG che vi lavorano da anni, spesso in collaborazione con consorzi ed associazioni della società civile italiana; il secondo proseguirà soprattutto nel supporto sanitario alle strutture pubbliche locali, ambito nel quale la cooperazione italiana può vantare progetti pluriannuali d’eccellenza come quello di “lotta alla malaria”.

Tenendo conto dei nuovi scenari internazionali, il dr. Gentile sottolinea, inoltre, che gli interventi dell’AICS porranno un’attenzione particolare alle tematiche legate al tema delle migrazioni. Il Burkina Faso, infatti, pur non essendo il più coinvolto, tra i Paesi africani, nei flussi migratori verso l’Europa – sono significativi invece quelli a dimensione sub-regionale, in particolare verso la Costa d’Avorio - è caratterizzato da un incremento significativo del fenomeno. In questo contesto, saranno incentivati quindi tutti quegli interventi funzionali al rallentamento dei flussi migratori verso l’Europa: in particolare, azioni di formazione professionale propedeutiche alla creazione di strutture produttive che favoriscano la creazione d’impiego in loco, anche nelle dimensioni d’autoimpiego.

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