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La missione di Tamat in Burkina Faso ha incontrato il Prof. Moussa Ouedraogo: esperto di agro-ecologia, specialista di entomologia agraria, referente di slow-food in Burkina Faso per la campagna 10.000 orti in Africa, dal 2004 sempre presente a tutte le edizioni di Terra Madre a Torino.

Moussa lavora con RASA, assistente tecnico per la realizzazione degli orti dei gruppi contadini, quegli stessi gruppi che sono beneficiari degli interventi del progetto nei differenti villaggi. Con Moussa si è discusso dell’avvio della campagna agricola, dopo la fase di formazione teorico/pratica che si è realizzata soprattutto con visite guidate agli orti già realizzati dal suo team. In accordo con la direzione del progetto, ha deciso d’avviare gli orti nella stagione delle piogge. Vuole sfruttare l’entusiasmo manifestato dai contadini nella prima fase di formazione e completarla on the job. Una scelta strategica, quindi, con l’obiettivo di evidenziare da subito agli agricoltori i risultati positivi ed i vantaggi generati, soprattutto a livello economico, dall’applicazione delle tecniche d’agro-ecologia.

In questa stagione, infatti, l’acqua non è un fattore limitante in nessun villaggio burkinabé, soprattutto in una stagione di pluviometria normale come sembra essere quella di quest’anno. Una variabile neutra, quindi, rispetto ai cambiamenti che si svilupperanno nell’orticoltura dei villaggi del progetto. Si coltiverà essenzialmente l’ibiscus ed il gombo. Due piante tradizionali che sono molto apprezzate sul mercato locale: per i fiori la prima, che sono utilizzati per la produzione del bissap (bevanda refrigerante), e per il frutto la seconda, impiegato moltissimo nella cucina africana, come verdura ma soprattutto come componente importante di varie salse locali.

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