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Il BISSAP

si ottiene dai fiori di un ibisco e ci si prepara una bevanda molto rinfrescante. Al Restò e alla Boutique di RASA si vende bene e poi si può seccare e quindi prolungarne la durata

E’ un ottimo prodotto per sperimentare l’agricoltura contrattuale!

Villaggio di Lao, uno dei più poveri tra quelli del progetto RASA. Si capisce dal fatto che le donne del groupment hanno solo qualche bicicletta, neanche un motorino! Qui abbiamo sperimentato l’agricoltura contrattuale. Chiedo a Safiata, la donna con la maglietta a righe bianche e verdi, cosa ne pensa e mi risponde:

“Non sapevamo cosa fosse, quando Pauline (responsabile acquisti della Boutique di RASA) ce l’ha proposto ci siamo sedute in circolo, sotto questo stesso mango dove siamo oggi, e abbiamo cominciato a parlarne. Ci ha spiegato che agricoltura contrattuale vuole dire che prima ancora di iniziare a coltivare dobbiamo decidere un prezzo, che sia buono per noi che vendiamo ma buono anche per lei che lo acquisterà. Il vantaggio sta nel fatto che il progetto si impegna a comprare tutta la nostra produzione. All’inizio eravamo titubanti ma dopo un paio d’ore di discussione siamo arrivate a fissare un prezzo che ci ha rese tutte soddisfatte.

E’ cosi è stato. Tutto il bissap che abbiamo prodotto è stato comprato dalla Boutique di RASA. Certo, il prezzo al kg è stato inferiore a quello di mercato, ma ci abbiamo guadagnato comunque perché abbiamo venduto tutto!” e Aicha aggiunge: “E’ stata un’esperienza positiva, siamo pronte a rifarla subito! Sapere che avremmo venduto tutto quello che producevamo ci ha fatto stare più serene e contente. Tante volte ci spacchiamo la schiena per coltivare e poi…. i prodotti restano invenduti e vanno a male, come i pomodori”

 

Testo di Patrizia Spada

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