News di progetto

Nuove narrazioni, buone pratiche di cooperazione e inclusione

Tamat ha partecipato alla II ed. dell'evento COME L'ACQUA E LA FARINA - Laboratorio di mantecanza sociale Tavola rotonda all'interno di Come l'Acqua e la Farina Il 13 e il 15 settembre Tamat ha…

RASAD

  • Burkina Faso, "La Jardinière" celebra la giornata mondiale della cucina italiana: cibo, musica, cooperazione

    la jardiniereOUAGADOUGOU - A Ouagadougou, Burkina Faso, presso il ristorante sociale e solidale "La Jardinière", si è tenuta venerdì 17 gennaio 2019 "La celebrazione della giornata mondiale della cucina italiana"L'iniziativa, che ha visto un importante successo di pubblico, non solo ha riproposto il tema dell'amicizia tra Burkina Faso ed Italia, ma ha anche messo al centro l'importanza dell'interculturalità e del confronto a partire dal cibo, dalla musica, dalla socialità. 
     
    la jardinere 2Ricordiamo che “La Jardinière” è stato ed è frutto di un progetto di ristorante a vocazione sociale comunitaria, un progetto di cooperazione internazionale, RASAD, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, di cui Tamat NGO è capofila con partner locale l’associazione ICCV/Nazemse.
     
    A “La Jardinière” si mangia cibo buono, pulito e alla portata di tutti, un  un modello “virtuoso” di lavoro collettivo e di pratiche agroecologiche, un esempio concreto di cooperazione a tutte le latitudini".
  • Burkina Faso, la Vice Ministra Del Re incontra i rappresentanti delle ONG italiane

    L'area del Sahel luogo chiave per la nuova strategia dell'Italia

    Incontro presso un centro polifunzionale del progetto Rasad che coinvolge 600 donne in agricoltura

    Vice ministro VicemInistro con alcune donne beneficiarie del progetto RASAD, Ouagadougou (Burkina Faso), 05.05.2019

    FOTO 6 Vicemnistro con alcuni mebri dello staff e beneficiari del progetto RASAD Ouagadougou Burkina Faso 05.05.2019Viceministro con alcuni membri dello staff e beneficiari del progetto RASAD, Ouagadougou (Burkina Faso) 05.05.2019

    LaVice Ministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, durante la sua visita inBurkina Faso il 4 e 5 maggio scorsi, è stataricevuta dal Presidente Roch Kaborè, con cui ha affrontato i temi delle relazioni bilaterali Italia-Burkina Faso e dell’impegno italiano nel Paese. “Sicurezza, cooperazione allo sviluppo, ambiente, collaborazione economica, sono i campi principali in cui ci impegneremo”, ha dichiarato la Vice Ministra al termine del colloquio. Concetti ripresi nei diversi incontri avuti con membri del governo di Ouagadougou: il Ministro degli Esteri e quelli dell’Agricoltura, della Salute, del Commercio e dell’Artigianato, della Donna e il Ministro della Sicurezza. La Vice Ministra ha poi incontrato i rappresentanti in loco della diaspora burkinabè d’Italia. “Quella tra Italia e Burkina Faso è innanzitutto una relazione umana derivante dalla consolidata presenza delle ONG italiane qui e dalla laboriosa presenza nel nostro Paese della più grande diaspora burkinabè d'Europa”, ha sottolineato.

    FOTO 3 Vicemnistro e capoporgettto RASAD davanti ai prodotti dei siti orticoli di progetto Ouagadougou Burkina Faso 05.05.2019Viceministro e capoprogettto RASAD davanti ai prodotti dei siti orticoli di progetto, Ouagadougou (Burkina Faso) 05.05.2019La Vice Ministra ha quindi incontrato le ONG italiane che operano nel Paese. Tra queste,Tamat, Ong attiva da 20 anni proprio nella “Terra degli uomini integri” (questo significa Burkina Faso). Tamat è impegnata proprio in Burkina con ilprogetto Reti d’Acquisto per Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia (RASAD/AID 10912) - cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Rasad rappresenta un grande progetto dimicro-credito in agricoltura che coinvolge 600 tra donne e uomini – con un occhio di riguardo verso i giovani. Il progetto prevede la creazione di due centri polifunzionali, costituiti ciascuno da una boutique sociale di cereali e ortaggi e da un ristorante pedagogico comunitario. All’interno delle boutique i cereali vengono acquistati e stoccati – banca di cereali – e rivenduti a costi calmierati nei periodi di forte aumento dei prezzi.Si tratta di progetto basato sull’agricoltura contrattuale, dove gli agricoltori vengono sostenuti nella fase di vendita dello loro colture – una parte viene acquistata dai centri polifunzionali ed una parte dai privati. Un’azione che sta dando risultati concreti molto importanti e prospettiva ai beneficiari.Inoltre, il progetto prevede un’azione di sostegno destinata a 5 membri della diaspora burkinabé d’Italia interessati alla reintegrazione economica e sociale nel proprio paese d’origine.

    Vice Ministra visita centro polifunzionale BurkinaDelegazione del Viceministro e Ambasciatore italiano in Burkina Faso davanti al Ristorante La Jardienière, Ouagadougou (Burkina Faso), 05.05.2019Il ruolo dei giovani nell’affermazione del diritto di permanenza nelle terre originarie per Tamat è il perno della propria azione: non a caso ha sostenuto l’apertura di un ristorante pedagogico comunitario denominato La Jardinière (visitato proprio dalla Vice Ministra) a Cissin (periferia di Ouagadougou) e del Bio Resto’ del Comune di Koubri (ristorante bio comunitario gestito da un membro della diaspora burkinabé d’Italia, Association Watinoma). La Jardiniereutilizza i prodotti degli orti agro-ecologici realizzati all’interno del progetto da donne, orti che operano grazie anche alle campagne di micro-credito (nel 2019 è partita la decima annualità) sviluppate con cifre oscillanti tra i 100 e 150 euro per beneficiarioall’anno: cifre che in Europa sarebbero irrisorie e che, invece, nel Sahel fanno la differenza tra poter mangiare una volta al giorno oppure nutrirsi come la vita umana richiede. 

    FOTO 4 Vicemnistro alla Maison de la Femme di Cissin Ouagadougou Burkina Faso 05.05.2019Viceministro alla Maison de la Femme di Cissin, Ouagadougou (Burkina Faso) 05.05.2019Come ha spiegato la Vice Ministra Del Re durante la visita presso la missione di Tamat: “Sono convinta che l'empowerment femminile sia qualcosa di fondamentale per l'autodeterminazione e lo sviluppo di questa comunità. Qui ho trovato una passione e una professionalità che fa onore a tutto il mondo della cooperazione italiana. Tamat con il suo approccio rappresenta un'eccellenza del nostro Paese. Si tratta di un progetto molto serio ed efficace che infatti il Ministero degli Esteri ha finanziato per tre anni”. Questi sono esempi di come agiscono le organizzazioni non governative nelle zone del pianeta più svantaggiate: pur nella loro piccola dimensione (comunque garanzia di successo per i progetti) indicano l’unica strada praticabile per mantenere la pace in territori i cui abitanti chiedono solo di poter vivere dignitosamente.La visita è avvenuta quattro giorni dopo la consegna al Presidente Kaborè delle lettere credenziali del primo Ambasciatore d’Italia residente a Ouagadougou. “La recente apertura della nostra Ambasciata segna una nuova importante tappa delle nostre relazioni bilaterali e apre prospettive importanti per il rafforzamento del partenariato”, ha commentato la Vice Ministra.

    FOTO-8

    Delegazione del VicemInistro e Ambasciatore italiano in Burkina Faso davanti al Ristorante La Jardienière, Ouagadougou (Burkina Faso), 05.05.2019

    FOTO-7

    Ristorante La Jardinière Ambasciatore Andrea Romussi in primo piano davanti al Ristorante  La Jardiniére, Ouagadougou (Burkina Faso)

    FOTO-6

    Viceministro con alcuni membri dello staff e beneficiari del progetto RASAD, Ouagadougou (Burkina Faso) 05.05.2019

    FOTO-5

    Viceministro con alcune donne beneficiarie del progetto RASAD, Ouagadougou (Burkina Faso) 05.05.2019

    FOTO-4

    Viceministro alla Maison de la Femme di Cissin, Ouagadougou (Burkina Faso), 05.05.2019

    FOTO-3

    Viceministro e capoprogetto RASAD davanti ai prodotti dei siti orticoli di progetto, Ouagadougou (Burkina Faso), 05.05.2019

    FOTO-2

    Pranzo della delegazione al Ristorante La Jardinière: ambasciatore Andrea Romussi, Viceministro, Domenico Bruzzone direttore della sede AICS di Ouagadougou coordinatrice locale progetto

    FOTO-1

    Viceministro al Ristorante La Jardinière. Da sinistra: Denisa Raluca Savulescu capoprogetto RASAD, Florentin Tougouma staff RASAD, Neewerbendin Kouad coordinatrice locale, Emanuela Carla Del Re, Viceministro

  • Burkina Faso, progetto RASAD: il lavoro dei cooperanti prosegue sul campo

    IMG 20200325 WA0008Il progetto RASAD, Reti d’acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia (AID 10912), progetto di cui Tamat NGO è capofila finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e dall'8x1000 della Chiesa Valdese Evangelica Italiana, non si ferma. Il lavoro dei cooperanti prosegue sul campo.

    Siamo alla fine della stagione orticola ed i gruppi, prevalentemente composti da donne stanno facendo la raccolta.

    Nel perimetro irriguo del progetto, a Loumbila, circa 40 km dalla capitale Ouagadougou, si raccolgono cipolle dalle butte sandwich, aiuole a cumoli coltivate con metodi d’agricoltura sostenibile e tecniche di aridocoltura.

    Nelle foto si vedono le singole parcelle (butte) e gli impianti d’irrigazione a goccia. Nel nord c’è crisi alimentare, nella provincia di Kadiogo le donne delle associazioni contadine seguite da Tamat producono derrate alimentari di qualità per il mercato locale.

    IMG 20200325 WA0009             IMG 20200325 WA0010             IMG 20200325 WA0011

     

     

     

  • Si chiama Boukaré Nikiema... Un migrante di ritorno in Burkina Faso

    2019 07 31Nikiema Boukare con il fratelloSi chiama Boukaré Nikiema, era partito da Karpala, un quartiere periferico di Ouagadougou, nel 2007 si è fermato con le sue valigie in Italia, a Monza, in cerca di una vita migliore. La motivazione principale della sua partenza per l’Italia era quella di unirsi alla sua compagna dell'epoca, un'italiana conosciuta a Ouagadougou che nel frattempo era tornata in Italia per dare alla luce il loro bambino.

    Inizialmente viaggia tra l'Italia e il Burkina Faso, ma dopo un po' di tempo Bouba (diminutivo che la sua famiglia utilizza affettuosamente per chiamarlo) decide di stabilirsi in Italia. Ottiene qualche lavoro stagionale e poi il suo primo lavoro in un'azienda che opera nel settore dell'imballaggio alimentare. Passano più di dieci anni, la relazione con la madre di suo figlio cambia e l'idea iniziale di costruire una famiglia viene pian piano abbandonata. La nostalgia del Burkina Faso si fa sempre più forte e l'idea di tornare inizia sempre più a prendere forma. Come lui stesso ci ha detto: "Può sembrare strano che dopo anni in Italia scegliamo di tornare in un villaggio senza elettricità o acqua corrente, lasciando un lavoro retribuito e un ambiente di lavoro familiare”. Boukaré NIKIEMA oggi è uno dei cinque migranti selezionati per il progetto pilota di rientro volontario e reinserimento socio- economico portato avanti all’interno del progetto RASAD - "Reti d’Acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia"coordinato da Tamat e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Rientrato in Burkina Faso, dopo un primo momento di formazione prevista dal progetto, in microimpresa, tecniche agro-ecologiche e allevamento ha ricevuto il contributo a fondo perduto di € 1.500,00 per l’avvio dell’attività imprenditoriale autonoma, per l’acquisto di attrezzature, consulenza e/o manodopera, il 12 settembre 2018. Da dx Denisa Savulescu Responsabile Tamat e Nikiema BoukareDa dx Denisa Savulescu Responsabile Tamat e Nikiema BoukareRispetto ai 7 polli iniziali, Bouba ha oggi nel suo pollaio più di 250 pulcini che crescono sotto la sua supervisione e quella del fratello quando lui si reca in Italia. L'obiettivo è raggiungere almeno 300 polli le cui uova possono essere rivendute e ampliare l’allevamento a piccoli ruminanti. Per consentirgli di sviluppare le sue attività Bouba ha richiesto anche un microcredito di 2.000 euro, previsto dal progetto, che gli è stato consegnano dalla capo progetto di RASAD e Rappresentante paese Tamat in Burkina Faso e Mali, Raluca Denisa Savulescu, il 29 luglio scorso. Tamat, attraverso il progetto RASAD, continuerà a sostenere i membri della diaspora burkinabé rientrati dall’Italia, per il loro reinserimento socio-economico nel loro territorio.

  • Twinnings tra gli studenti delle scuole del Burkina Faso e dell'Italia

    Maurizio Smidth Farneto Teatro durante le riprese nella scuola St Laurent Ouagadougou Burkina Faso 20.03. 2019Maurizio Schmidt (Farneto Teatro) durante le riprese nella scuola St Laurent, Ouagadougou, Burkina Faso, 20/03/2019

     In questa settimanasi sta realizzando a Ouagadougou la seconda fase dei twinnings (incontri multimediali a distanza tra studenti delle scuole del Burkina Faso e quelle italiane), attività inserita all'interno del progetto RASAD AID 10912 - Reti d'Acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé, coordinato da Tamat e cofinanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

    I twinnings consistono nell'instaurazione di un rapporto di corrispondenza digitaletra le scuole italiane e burkinabé, basato sullo scambio di foto e video attraverso i quali gli alunni delle due realtà interagiscono, raccontando alla controparte la propria vita quotidiana in relazione ad alcune tematiche: la migrazione, il diritto al cibo e la sicurezza alimentare.


    Nella prima fase
    , a febbraio scorso, i ragazzi della II B e II C dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Cavour - Marconi - Pascal" di Perugia e le classi II A, IIIA e IIID della Scuola secondaria "Benedetto Bonfigli" di Corciano (PG) hanno realizzato dei video inviati poi alla controparte in Burkina Faso, con la collaborazione delle insegnanti, dei dirigenti scolastici e il supporto dell'esperto cooperazione nelle scuole TAMAT, Pietro Tundo. Florentin Tougouma staff RASAD e Maurizio Smidth Farneto Teatro durante le riprese nella scuola Tarwende Ouagadougou Burkina Faso 21.03. 2019Florentin Tougouma staff RASAD e Maurizio Schmidt Farneto Teatro durante le riprese nella scuola Tarwende Ouagadougou Burkina Faso 21/03/2019

    In questa seconda fase gli alunni delle classi dell'Istituto "Tarwende" e le classi III, V e VI della scuola "St. Laurent" di Ouagadougou stanno visionando il materiale prodotto in Italia.La prossima settimana saranno i ragazzi in Italia a vedere il prodotto girato dai loro amici burkinabé. L'ultima fase, da realizzare ad aprile, vedrà l'organizzazione di un incontro live via Skype tra le classi italiane e quelle burkinabé.

    Il percorso di incontri nelle scuole di Ouagadougouè realizzato dai membri del progetto RASAD AID 10912 in Burkina Faso (Florentin Tougouma, Eta Onka Claude YAYA), in coordinamento con la capo-progetto Denisa Raluca Savulescu, la coordinatrice locale Neerbewendin Kouad e con la collaborazione del Teatro Farneto, partner di progetto, nella persona del regista Maurizio Schmidt.

     

    Alunni-della-Scuola-St-Laurent-Ouagadougou-Burkina-Faso-2003-2019jpg

    Alunni della Scuola St Laurent, Ouagadougou, Burkina Faso, 20.03.2019

    Alunni-della-Scuola-Tarwende-Ouagadougou-Burkina-Faso-21-marzo-2019

    Alunni della Scuola Tarwende, Ouagadougou, Burkina Faso, 21.03.2019

Area riservata